Sono ormai diversi mesi che ci troviamo a vivere in una situazione di emergenza globale, con la pandemia di coronavirus che continua a imperversare e la campagna di vaccinazione che procede al rilento. In attesa di un’accelerata decisiva che ci porti fuori dal tunnel, quello che possiamo fare è fotografare la situazione attuale che vede un numero sempre maggiore di imprese e di attività commerciali in fortissima sofferenza, per tacere di tutte quelle che sono state costrette a chiudere i battenti per fallimento.
Un vero e proprio tsunami si è abbattuto sull’Italia, sia dal punto di vista sanitario che economico.
Come uscire da questo dramma collettivo? Se dal punto di vista sanitario l’unica strada possibile è quella della vaccinazione di massa (che ci auguriamo venga velocizzata), per quel che riguarda l’aspetto economico la via maestra è l’innovazione tecnologica e digitale.
Si parla da alcuni anni di Industria 4.0, quel gran “movimento” che vede l’introduzione in ambito imprenditoriale di nuove tecnologie e software sempre più sofisticati con cui le aziende possono automatizzare diversi processi e continuare a lavorare anche da remoto, spesso l’unica possibilità per permettere all’azienda di continuare a esistere e far lavorare i dipendenti in totale sicurezza.
L’emergenza scoppiata un anno fa ha messo in crisi un numero spropositato di imprese. Questa situazione ha portato alla consapevolezza che l’innovazione digitale fosse l’unico modo per uscirne fuori, almeno dal punto di vista economico. Se prima del 2020 la rivoluzione digitale veniva vista come un’opportunità da cogliere, ma che al limite poteva anche essere messa da parte, con l’avvento della pandemia l’innovazione è diventata una condizione essenziale. Ed è qui che entrano in gioco gli hosting provider, che sono le compagnie fornitrici di quei servizi che sono indispensabili per la digitalizzazione delle imprese, trasformando un’impresa tradizionale in un’impresa innovativa capace di continuare a fare business anche in tempo di pandemia.
Aumentano il numero dei domini registrati. Secondo i dati forniti da Register.it, nell’ultimo anno sono quasi 600.000 i nuovi domini internet che sono stati lanciati online.
Ma quali sono le aziende a cui affidarsi per avviare il processo di Digital Transformation (come detto ormai essenziale) e salvare così il tessuto imprenditoriale italiano? Qui la valutazione va fatta da ogni singolo imprenditore/professionista desideroso di digitalizzare la propria impresa. Da par nostro, possiamo solo consigliare che se il progetto mira a un pubblico italiano allora meglio rivolgersi a una società nostrana. Dopodiché la valutazione di un hosting va fatta tenendo in considerazione diversi aspetti, dall’aspetto economico ai piani di hosting inclusi.