Business angel: chi è, cosa fa e perché è importante per le startup

Tra le diverse realtà che possono incidere sull’economia nazionale vi sono le cosiddette startup (necessario un approfondimento su cos’è una startup). Parliamo di piccole imprese che partono “in tono minore”, con un piano di business specifico e con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi in poco tempo. Capita a volte che queste imprese chiudano dopo poco tempo, proprio perché non si riesce a superare gli step preventivati per la crescita. Se non si arriva a un determinato obiettivo in un tot di tempo, la startup chiude, mettendo fine a sogni e a potenziali nuovi progetti di business.

Appare evidente il fatto che per avviare una startup può essere molto importante avere un aiuto esterno, ecco perché prendere in considerazione la figura del business angel.

Chi è il business angel

Conosciuto anche come investitore informale, il business angel è una figura di eccezionale importanza per il ciclo di vita di una startup. Si tratta di una figura professionale (di solito un imprenditore o un manager) che decide di sposare una causa, di credere in un progetto.


Ovviamente non stiamo parlando di una fiducia senza concretezza, tutt’altro. Il business angel è colui che decide di aiutare una startup investendo denaro, finanziando un progetto che si accinge a muovere i primi passi. In questo modo, aumentano a dismisura le possibilità che questa startup possa crescere nel tempo, visto che può contare su un investimento che “alimenta” il suo avvio.

Perché decide di finanziare una startup

Abbiamo dunque stabilito che il business angel è un investitore autonomo, un professionista che decide di investire proprie risorse (anche decine di migliaia di euro) per aumentare le possibilità che una piccola impresa possa portare avanti la propria idea. Ma perché lo fa? Del resto, si tratta di dover spendere soldi con la possibilità che l’investimento vada perduto.

I motivi per cui un investitore esterno decide di sostenere una startup possono essere tanti, ma possiamo individuare due macro-categorie:

  1. Questo imprenditore ritiene che vi siano ottime possibilità di rientrare dell’investimento, anche con un buon guadagno. Si tratta quindi di un motivo di utilità.
  2. Egli crede fortemente nell’idea di base e pensa che la startup, con una piccola spinta, potrebbe arrivare agli obiettivi e andare magari anche oltre.

Oltre all’aspetto economico, bisogna dunque tenere in forte considerazione il fatto che questo investitore crede nella piccola impresa, ma non solo. Il business angel mette a disposizione non solo i suoi soldi ma anche la sua esperienza nel settore, fornendo un aiuto concreto nello sviluppo del progetto e soprattutto nella sua gestione.

Il più delle volte uno startupper non ha l’esperienza necessaria per gestire le cose nel miglior modo possibile, per il quale bisognerebbe assumere uno specialista. Con il business angel è possibile, detto in soldoni, cogliere due piccioni con una fava: una persona che decide di investire risorse e di mettere la propria competenza al servizio di una startup, cosa può esserci di meglio per dei giovani professionisti desiderosi di avviare un’impresa con buone possibilità di crescita?

Dove cercare il tuo investitore

Più che cercare, in realtà è l’investitore stesso che decide su quale startup puntare. La decisione deriva da una serie di fattori, soprattutto sulla potenzialità di un progetto secondo il business angel. I piccoli imprenditori possono cercare investitori all’interno del proprio settore, ma non sempre è possibile trovare chi decide di spendere tempo e denaro per appoggiare un’idea. C’è però sempre la possibilità che uno sconosciuto con buone capacità di spesa (e grandi competenze professionali) venga attratto da un’idea e decida così di mettersi in gioco in prima persona.

C’è un interessante articolo pubblicato nel 2017 da Il Sole 24 Ore incentrato sui business angel più influenti d’Europa.

In cosa investire per una startup innovativa

Hosting-Advisor è un blog che si pone come tema specifico i servizi web hosting, come appare evidente già dal nome, e in generale tutti questi servizi digitali necessari per creare siti internet. L’dea di parlare della figura del business angel rientra sempre in quest’ottica, visto che (almeno per quel che riguarda le imprese innovative) gli investitori spendono soldi in nuove tecnologie e strumenti digitali, come anche quei servizi essenziali per costruire piattaforme online (domini e hosting).

Gli startupper attendono l’arrivo di un business angel che voglia investire e portare tutta la sua competenza. Cosa può esserci di meglio per una startup?

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