Il tuo blog funziona? Scoprilo subito su Google Analytics

Sempre più aziende decidono di affiancare al proprio sito ufficiale un blog, uno spazio su cui pubblicare contenuti che possano avvicinare gli utenti. Si tratta di una delle modalità più efficaci per ottenere, nel tempo, maggiori guadagni e una crescita dal punto di vista della notorietà del Brand. Dopo un po’ di tempo bisogna però valutare se l’attività di blogging sta portando o meno i frutti sperati. Per avere quest’informazione non c’è che una via: utilizzare Google Analytics.

Google Analytics, lo strumento necessario

Analytics è uno strumento messo a disposizione gratuitamente da Google. Il suo utilizzo può sembrare non semplicissimo a una prima occhiata, ma in realtà dipende tutto dall’utilizzo che ne viene fatto. Più lo usi, più impari, questa è la realtà di fondo. Si tratta di una risorsa assolutamente indispensabile per valutare l’andamento di un’attività, ancor di più se facciamo riferimento a un progetto aziendale.

Per gestire nella maniera migliore una determinata attività occorre leggere i dati, toccare con mano i risultati raccolti e (nel caso) modificare qualcosa per cambiare l’andamento. Per far questo hai bisogno necessariamente di Google Analytics, lo strumento che ti dice qualsiasi cosa sul tuo lavoro.


Non solo, Analytics è inoltre fondamentale per valutare anche l’efficacia delle tue campagne pubblicitarie. Se fai sponsorizzazioni su piattaforme come AdWords o Facebook, è necessario vedere poi quante persone sono arrivate sulla pagina di atterraggio e cosa hanno fatto questi utenti in termini di azione. Con Analytics possiamo sapere tutto.

I parametri da tenere in considerazione

Quando entri le prime volte all’interno di Analytics, vorresti tornare indietro. Una lunga serie di informazioni e di comandi ti si paiono dinnanzi lo sguardo, la prima idea è quella di passare oltre e di ricercare altri strumenti. Sarebbe però un grave errore, perché nessuno strumento in circolazione potrà darti la precisione e la mole di statistiche che può darti Google Analytics.

Non c’è bisogno di tenere d’occhio tutti i parametri per valutare l’effettiva efficacia del tuo blog, puoi benissimo partire da quelli che ti consigliamo di seguito.

– Frequenza di rimbalzo

Quante persone sono arrivate su una determinata pagina (o articolo) e sono rimasti a leggere? Con questo dato, Analytics ti segnala quali sono le pagine che funzionano meglio e quelle invece che andrebbero migliorate. La frequenza di rimbalzo (nome italianizzato di bounce rate) indica appunto la percentuale di visitatori giunta sulla pagina e che poi è rimbalzata via abbandonando così il blog.

Per un blog aziendale, una buona frequenza di rimbalzo può aggirarsi intorno all’85%. Più è bassa meglio è, vuol dire che gli utenti restano di più sul blog.

– Tempo medio sulla pagina

Un dato molto importante per un blogger è il tempo medio sulla pagina. Si tratta di un’indicazione basilare, grazie al quale chi si occupa della creazione dei contenuti può capire quali articoli funzionano meglio e quali invece passano del tutto inosservati. Quanto tempo restano gli utenti in un articolo? Lo leggono? Stanno almeno 3-4 minuti all’interno della singola pagina?

Chi scrive articoli può comprendere al volo l’importanza di tale parametro. Grazie alle statistiche di Analytics sarai in grado di individuare gli articoli che funzionano meno (gli utenti restano poco tempo nella pagina, forse perché il contenuto non è interessante) così da poter correre ai ripari ottimizzando il pezzo.

– Referral

Uno dei segreti per valutare l’efficacia di un blog è quello di osservare il suo rendimento dall’esterno, o meglio dall’interno del sito su cui vuoi che sia convogliato il traffico. Un’azienda avrà il suo sito con il relativo account su Analytics. Qui puoi andare alla voce acquisizione > tutto il traffico > referral per vedere da dove arriva il traffico in entrata. Tra le tante fonti, troverai anche il blog.

In questa pagina potrai trovare tutte i dati necessari per capire se il blog sta dando i suoi frutti per gli obiettivi aziendali, ovvero fare in modo che arrivino sul sito (tramite il blog) utenti potenzialmente interessati ai servizi/prodotti presenti in vetrina.

– Tasso di conversione

Quale dei tuoi articoli hanno portato a delle conversioni? Ovvero, quanti utenti sono entrati sul sito dell’azienda tramite il blog e hanno poi concluso un acquisto? Quando si parla di blogger professionali questo rappresenta il dato più interessante, perché ci dice quali articoli hanno portato a una conversione e in che percentuale.

Un altro modo per verificare se il blog sta funzionando o meno, almeno per quel che riguarda il lato prettamente economico e di entrate (che poi è quello che interessa maggiormente alle aziende).

– Transazioni

Non tutti gli articoli porteranno a conversioni (se ci riesci vuol dire che sei un copywriter straordinario e che hai compreso appieno le esigenze del tuo target), ma con Analytics puoi individuare quali sono i contenuti che hanno portato gli utenti ad acquistare e quante volte essi hanno completato l’azione.

Quante volte il singolo articolo ha portato poi l’utente a entrare sul sito dell’azienda e a completare la procedura di acquisto? Da questo dato puoi saperlo, articolo per articolo.

Il blog non funziona? Cambia strategia

Raccogliere i dati riportati da Analytics ti permette di fare un’analisi approfondita sul tuo lavoro, così da poter individuare i punti dolenti. Così facendo, sarai in grado di comprendere i punti deboli della tua strategia e trovare così dei rimedi. Magari sei convinto di fare le cose come si deve ma in realtà il blog non sta funzionando come dovrebbe, con Google Analytics puoi scoprirlo e porre rimedio.

Sullo strumento trovi un numero incredibile di parametri, come accennato all’inizio dell’articolo. Quelli che ti abbiamo consigliato rappresentano però un buon inizio per iniziare a farti un’idea ben precisa sull’andamento delle cose.

Leggere i dati di Analytics è importantissimo per fare in modo che il blog non sia un “peso morto” ma che possa diventare, nel corso del tempo, la primaria fonte di traffico qualificato della tua azienda.

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