Settimane difficili per gli hosting provider italiani, presi di mira da una serie di attacchi DDoS di incredibile potenza. Tutte queste “aggressioni” stanno mettendo in grave difficoltà tante aziende, con una cadenza regolare che suscita dei sospetti più che legittimi su un piano ben preciso sviluppato con scopi chiari e poco apprezzabili, se così si può dire.
Recentemente abbiamo pubblicato un articolo in cui vengono elencati alcuni provider con Datacenter di proprietà, evidenziando gli aspetti positivi che questa cosa ha per la stabilità dei siti web dei clienti. È chiaro che le aziende che possono contare su una struttura di proprietà (senza perciò doversi affidare a terzi) hanno la capacità di garantire dei tempi di risposta migliori per la risoluzione dei problemi, visto che i server si trovano all’interno della propria struttura e i tecnici possono intervenire in maniera tempestiva.
Avere i propri siti ospitati presso un’azienda in grado di garantire alti livelli di sicurezza è molto importante, anzi fondamentale per la stabilità dei progetti web. Vi sono però delle circostanze in cui neanche le migliori forme di protezione riescono a reggere nei confronti di attacchi potenti e lanciati in massa.
Tante sono le aziende che nelle ultime settimane sono state vittime di questi attacchi DDoS di inaudita potenza. L’ultima, in ordine di tempo, è il provider Aziende Italia.
Screen della comunicazione del provider sulla propria pagina Facebook.
Questi attacchi DDoS di devastante entità provocano dei problemi di non poco conto. Siti non raggiungibili, con conseguente furia dei clienti che faticano poi a digerire il fatto che per risolvere il problema c’è bisogno di tempo per scovare il problema e tentare di mettere in atto i propri sistemi di difesa.
Una situazione davvero difficile e che sta mettendo in difficoltà diverse compagnie. Le aziende prese di mira sono ora impegnata a salvaguardare la propria reputazione online nei confronti di un pubblico che ha delle (sacrosante) esigenze e dunque mal digerisce che i propri progetti siano irraggiungibili per tante ore o giorni.
Non resta che continuare a tenere sotto controllo la situazione, sperando che nessun altro provider italiano si debba trovare in questa drammatica situazione.